Nel 2010 l’internet economy ha rappresentato il 2% del PIL Italiano

imageDa alcuni mesi c’è un acceso dibattito sullo diffusione della banda larga in Italia. La questione internet è sottovalutata(volutamente?) dal governo Berlusconi. L’Italia deve investire sulla banda larga per avere una crescita economica. In passato l’Ocse ha dichiarato che per ogni euro speso per la banda larga si genera 4 euro di PIL.

Google Italia ha commissionato a “Boston Consulting Group” di realizzare uno studio sul valore che internet può fornire al nostro paese. Il risultato è “Fattore Internet”. Dal rapporto si evince che nel 2010 internet ha contribuito al PIL italiano con 31,5 miliardi di euro, pari al 2%. Rispetto al 2009 c’è stata una crescita di 2,8 miliardi di euro(+10%) e un aumento del PIL pari allo 0,1%. Per avere un termine di paragone, agricoltura ed utilities nello stesso periodo hanno raggiunto il 2,3% del PIL, mentre la ristorazione non ha superato il 2%.

Questo è lo scenario attuale. Ma l’aspetto probabilmente più interessante è quello relativo al potenziale di crescita dell’Internet economy. Nel 2015, in uno scenario conservativo, l'Internet economy rappresenterà 59 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL italiano, con un tasso di crescita annuo del 18%. Per ogni euro di crescita del PIL italiano da qui al 2015, in media 15 centesimi potranno essere riconducibili all’espansione del fattore internet.

Allegato: Fattore internet

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