Lodo Mondadori: Fininvest dovrà versare 560 milioni di euro alla Cir

Fininvest condannata per il lodo MondadoriNon c’è pace per Silvio Berlusconi. Questa mattina(9 luglio), i giudici della seconda Corte d’Appello hanno condannato Fininvest per la vicenda del Lodo Mondadori. La società del premier dovrà versare 560 milioni di euro alla Cir, holding di De Benedetti.

Fininvest è stata condannata per i danni causati all’editore di Repubblica dalla corruzione giudiziaria che nel 2001 inquinò il braccio di ferro per il controllo di Mondadori. Riformata quindi solo parzialmente la sentenza di primo grado, che condannava Fininvest a versare alla Cir 750 milioni di euro. Immediatamente esecutiva, secondo gli ambienti giudiziari, la sentenza della Corte di appello di Milano.

In linea di principio, dunque, Cir può esigere l’esecuzione della sentenza e chiedere a Fininvest il pagamento. Se la società del presidente Berlusconi non fosse in grado di pagare, Cir potrebbe rivolgersi alle banche garanti nel 2009 di una fideiussione da 806 milioni di euro posta alla base dell’accordo con cui Fininvest rinunciava all’istanza di sospensione della sentenza e Cir si impegnava a non chiedere l’esecuzione del maxi-risarcimento.

La sentenza per il Lodo Mondadori nasce in sede civile, da un processo penale datato 2007 in cui per corruzione in atti giudiziari, venivano condannati il giudice Vittorio Metta e gli avvocati Cesare Previti, Giovanni Acampora e Attilio Pacifico. La Cassazione aveva confermato una precedente sentenza del 1991 della Corte di appello di Roma sfavorevole a Carlo de Benedetti nello scontro con Berlusconi per assicurarsi l’acquisizione della casa editrice “comprata” corrompendo il giudice Metta con almeno 400 milioni di lire proveniente dai conti Fininvest all’estero. Il premier fu prosciolto in maniera definitiva.

Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, ha commentato la sentenza dicendo le solite cose. La figlia del premier ha dichiarato “Quella sul Lodo Mondadori é una sentenza che sgomenta e lascia senza parole. Rappresenta l’ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione che viene portata avanti da anni contro mio padre, con tutti i mezzi e su tutti i fronti, compreso quello imprenditoriale ed economico. Gia in queste ore i nostri legali cominceranno a studiare il ricorso in Cassazione”. Nei giorni scorsi, il premier e i suoi collaboratori avevano fatto una furbata. Qualcuno(non si sa chi) aveva inserito una norma nella manovra finanziaria che avrebbe consentito a Silvio Berlusconi di non pagare il risarcimento alla Cir. Le polemiche hanno costretto il premier a rimuovere la norma.

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