Marchionne: Fiat fuori da Confindustria

Sergio MarchionneSergio Marchionne torna alla ribalta. L’amministratore delegato della Fiat ha sottolineato il suo apprezzamento per le novità introdotte nei rapporti di lavoro dall’Art.8 e dall’accordo del 28 giugno. Marchionne ha annunciato anche l’uscita di Fiat e Fiat Industriale da Confindustria con effetto dal primo gennaio 2012.

L’amministratore delegato Fiat ha aggiunto “Utilizzeremo la libertà di azione applicando in modo rigoroso le nuove disposizioni legislative. I rapporti con dipendenti e sindacati saranno gestiti senza toccare alcun diritto dei lavoratori nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, come previsto dalle intese già raggiunte per Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco”. Ora in Italia detta legge Marchionne. Prevedo un ritorno alla schiavitù dei lavoratori.

Il manager ha precisato che non ci sarà nessuna entrata e uscita da Confindustria. Marchionne ha detto “Il nostro è un addio definitivo. La Confindustria politica ha zero interesse. La Fiat vuole le mani libere. Non può essere limitata. Lasciateci fare gli industriali”. L’annuncio dell’uscita da Confindustria non è servito a far volare i titoli Fiat. Fiat e Fiat Industriali hanno perso il 3,22% e il 5,74%.

L’amministratore delegato ha confermato l’intenzione di installare stabilimento di Mirafiori la versione più aggiornata di una delle tre principali architetture sulla quale saranno prodotti diversi modelli dei vari marchi.  L’installazione degli impianti produttivi inizierà nel 2012, mentre la produzione del primo modello, un Suv a marchio Jeep, è prevista per la seconda metà del 2013. Confermata anche la produzione a Mirafiori dell’Alfa Romeo Mito, incluse le nuove versioni e gli aggiornamenti. Sarà inoltre prodotto nello stabilimento di Pratola di Serra(AV) dal 2013 un nuovo motore benzina turbo a iniezione diretta per l’Alfa Romeo.

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