Accorpare le festività per aumentare il PIL

Il governo dei tecnici vuole accorpare le festività per far crescere l'economia. L'idea era venuta già al governo Berlusconi.

Mario MontiNon c’è pace per i “poveri” lavoratori. Dopo l’attacco di Polillo, torna in auge una vecchia ricetta del governo Berlusconi per far crescere l’economia. I “tecnici” vogliono accorpare le festività per aumentare i giorni lavorativi e dunque il prodotto interno lordo.

L’idea, confermata in ambienti governativi, potrebbe essere esaminata già dal prossimo Cdm di venerdì(20 luglio), sulla base del parere di quattro ministeri chiave. Dell’ipotesi si è discusso nel preconsiglio di ieri(16 luglio): il sottosegretario Catricalà avrebbe chiesto ai tecnici di diversi dicasteri di presentare entro breve un parere da portare in Cdm.

Non si conoscono ancora i dettagli del testo, ma un’operazione del genere porterebbe a un aumento del PIL di almeno un punto. L’ipotesi tiene conto di una cosa non ovvia: la vendita delle merci prodotte in più. Ma che succede se non ci sono compratori? Senza contare che il settore del turismo perderebbe svariati miliardi per l’accorpamento delle festività. Questi “tecnici targati Cartagine” sono da prendere a calci.

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