L’andamento dello spread nel 2013

L'andamento dello spread nel 2013. il differenziale è sceso di 67 punti nell'arco di un anno.

L'andamento dello spread nel 2013Dal 2011 gli italiani sentono sempre più spesso la parola spread. Che cosa significa? Lo spread è un numero che indica una differenza percentuale fra rendimenti. In ambito finanziario si usa questo termine per indicare il differenziale tra il tasso di rendimento di un’obbligazione caratterizzata da rischio di default e quello di un titolo privo o a bassissimo rischio preso a riferimento. Il Btp italiano ha come riferimento il Bund tedesco.

Il differenziale Btp-Bund era a 283 punti il 2 gennaio 2013. Nell’ultima seduta dell’anno(30 dicembre 2013) è sceso a 216 punti. Nell’arco di un anno è diminuito di 67 punti. Analizzando il grafico si scopre che lo spread è salito sopra i 300 punti il 26 febbraio 2013. Quella giornata il differenziale con la Germania era di 345 punti, 52 punti in più rispetto al giorno prima. Lo spread rimane sopra i 300 punti fino al 18 aprile 2013, poi inizia una fase alterna di cali e rialzi. Torna sopra i 300 punti solo il 25 giugno 2013. Da quel momento inizia un lento calo, alternato a qualche lieve rialzo, fino all’ultima seduta del 2013. Analizzando il rendimento del decennale italiano si scopre che il tasso è calato “solo” dello 0,19%: il 2 gennaio 2013 era al 4,27%, mentre il 30 dicembre 2013 il tasso ha chiuso al 4,08%. Sapete cosa significa? Che lo spread è calato perché sono aumentati i tassi del Bund tedesco.

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