Istat scopre Italia povera e tartassata

Una famiglia su quattro vive una situazione di deprivazione. Quasi cinque milioni di persone in povertà assoluta. Il rapporto Istat "Noi Italia" fotografa tutte le difficoltà economiche del Belpaese

Noi Italia 2014Oggi(11 febbraio) l’Istat ha presentato il sesto rapporto “Noi Italia”, che in 100 schede fotografa il Paese. Con una densità media di 197 abitanti per km², l’Italia è tra i paesi più densamente popolati dell’Unione: la media UE27 è di 114,2 abitanti per km².

Il rapporto rivela l’aspetto più crudo della realtà italiana: una famiglia su quattro vive una situazione di deprivazione. Il 24,9% degli italiani, cioè, vive almeno 3 dei 9 disagi economici(come il non poter sostenere spese impreviste, avere pagamenti arretrati o vivere in famiglie prive di un pasto proteico ogni 2 giorni). Nel 2011 erano solo il 22,3%. Quasi 5 milioni i poveri, con una percentuale al Sud più che doppia rispetto al Nord.  La pressione fiscale sale al 44,1%, 3,6 punti percentuali in più rispetto a quella media UE27. Siamo quasi a livelli di quella della Svezia(+0,6%), solo che gli italiani non ricevono la stessa qualità di servizi offerti agli svedesi.

Nel 2012 risultano occupate sei persone su 10 in età 20-64 anni, con un forte squilibrio di genere a sfavore delle donne e un marcato divario territoriale tra il Centro-Nord e Mezzogiorno(20,5 punti percentuali). Il tasso di inattività è al 36,3%. Pur segnando una riduzione significativa rispetto al 2011 si conferma tra i più elevati d’Europa. L’inattività femminile rimane molto ampia(46,5%), nonostante la forte contrazione rispetto al passato. La disoccupazione di lunga durata(che perdura cioè da oltre 12 mesi) interessa il 52,5% dei disoccupati e supera il 54 per la componente femminile.

Al 1° gennaio 2012 ci sono 148,6 anziani ogni 100 giovani. In Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia più accentuato(155,8). La Liguria si conferma la regione più anziana(236,2%), mentre la Campania, con un indice per la prima volta superiore a 100, la regione più giovane. Prosegue la crescita della popolazione osservata a partire dagli anni Duemila, dovuta quasi esclusivamente ai movimenti migratori dall’estero. Al 1° gennaio 2013 i cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti in Italia sono poco più di 3 milioni e 700 mila, 127 mila in più rispetto al 2012.

La vita media delle donne è di 84 anni e mezzo, quella degli uomini di poco più di 79 anni, tra le più lunghe dell’Unione europea. Nel 2013 il 54,8% della popolazione italiana di 6 anni e più utilizza Internet, tra questi il 33,5% lo fa quotidianamente. La posizione nazionale è decisamente inferiore alla media UE27(70%). Poco meno di sei famiglie su 10 si connettono a Internet tramite la banda larga; a livello territoriale il Mezzogiorno, e in particolare la Calabria(51,1%), si trovano in posizione svantaggiata. In Italia la spesa in istruzione e formazione è il 4,2% del PIL nel 2011, valore ampiamente inferiore a quello dell’UE27(5,3%).

Nel 2011 le famiglie italiane hanno destinato alle spese per ricreazione e cultura in media il 7,3% della spesa complessiva per consumi finali. Nel 2013 il 43% degli italiani ha letto almeno un libro nel tempo libero. I lettori sono di più al Centro-Nord 49,5% contro il 30,7% del Mezzogiorno) mentre in un’ottica di genere le donne leggono più degli uomini(rispettivamente 49,3% e 36,4%). Sono sempre più numerose le persone che utilizzano Internet per la lettura di giornali, news o riviste: dall’11,0% del 2005 si passa al 33,2% del 2013. Nel 2012 risultano in calo gli omicidi volontari, sia consumati sia tentati. Al contrario, sono in ripresa quelli di matrice mafiosa.

Per ulteriori info: Noi Italia

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