I clandestini sono un business per gli amici degli amici
657 milioni di euro. Tanto ci sono costati i 40.244 clandestini sbarcati sulle nostre coste nel 2013. Più di 1.800.000 euro al giorno. Possiamo ancora permetterci il lusso dell’accoglienza? Il problema è che gran parte di quei soldi finiscono per arricchire i soliti noti, vale a dire gli “amici degli amici”.
Ogni clandestino costa in media 45 euro al giorno. Una cifra che aumenta fino a 70 euro se si tratta di minori(8 mila quelli arrivati quest’anno) in considerazione della particolare assistenza che dovrebbe essere loro garantita. Più ne entrano e più guadagnano. Questo potrebbe essere il motto di chi gestisce i 27 centri che “ospitano” i migranti. Il business dei clandestini è traversale, va da destra a sinistra. Alessandra Ziniti su “La Repubblica” scrive: “È una torta luculliana quella che in Italia si spartiscono ormai da dieci anni veri e propri colossi del business dell’accoglienza: dalla Legacoop alle imprese di Comunione e Liberazione, dalle aziende vicine alla Lega alle multinazionali”. Il problema si risolve solo in un modo: bloccando gli ingressi. Punto. Il resto è fuffa. L’altro business da interrompere è quello dei Rom.
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