Reddito minimo garantito? Ce lo chiede l’Europa dal 1992

Solo il nostro paese, insieme alla Grecia, non si è adeguato alla raccomandazione di Bruxelles sul sostegno pubblico ai disoccupati.

DisoccupataDa alcuni mesi sentiamo parlare del reddito minimo garantito. Cos’è? E’ un reddito limitato nel tempo erogato a disoccupati iscritti presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego. Si basa su regole uguali per tutti ed è garantito in base al reddito e al patrimonio di chi ne fa domanda. Quindi non viene dato a tutti come sostengono alcuni giornalisti ed economisti.

In Europa solo Grecia e Italia non hanno alcun sistema di sostegno al reddito minimo garantito. La cosa è grave, se consideriamo che Bruxelles è dal 1992 che raccomanda gli stati membri di offrire un sistema di protezione sociale adeguata ai cittadini. E’ tutto scritto nel testo 92/441 CEE pubblicato anche sulla Gazzetta ufficiale. Gli altri stati si sono adeguati alla raccomandazione UE, l’Italia no. Perché? In Parlamento giacciono le proposte del PD(500 euro al mese), di SEL(600) e del Movimento 5 Stelle(500). La scusa è sempre la stessa: le coperture finanziarie. Tito Boeri e Roberto Perotti hanno calcolato che, considerando un reddito minimo garantito da 500 euro al mese a un livello abbastanza basso si potrebbe arrivare a una cifra tra gli 8 e i 10 miliardi di euro. Più o meno i soldi buttati da Matteo Renzi con il taglio IRPEF. Gli 80 euro non sono una manovra di sinistra come sostengono alcuni ciarlatani, ma premiano chi ha già un lavoro e un buon stipendio. Senza contare che tra i beneficiari ci saranno anche persone che vivono in famiglie benestanti, perché il bonus IRPEF non tiene conto del reddito ISEE.

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