Emergenza migranti. Chi paga e chi incassa?
L’emergenza migranti è diventato uno dei principali temi di discussione nei programmi televisivi. Da una parte ci sono i perbenisti ipocriti e dall’altra i razzisti. Entrambi le “fazioni” dicono cose assurde e inesatte. Prendiamo l’esempio del costo di ogni migrante. I razzisti affermano che ogni profugo intasca 35 euro al giorno. Non è così. Quella è la cifra che viene stanziata, ma al migrante arrivano si e no 3 euro. E il resto? Finisce nelle tasche degli “amici degli amici” della politica.
Non a caso, alcuni albergatori(e non solo) considerano i profughi un “prodotto” per rimpinguare il conto in banca. Una domanda sorge spontanea: chi paga questo business? Alcuni giornalisti e politici sostengono che l’Unione Europea rimborsa le spese per l’emergenza migranti. E’ vero? In parte. La Commissione europea ha recentemente stanziato 2,4 miliardi di euro per i prossimi 6 anni. La fetta più rilevante, circa 560 milioni, è riservata all’Italia. Significa che ogni anno il nostro Paese ha solo 93,3 milioni di euro dall’UE. Sapete quanto è costata l’accoglienza dei migranti nel 2014? 628 milioni di euro. Questo dato fa capire che gran parte dei soldi sono dei contribuenti italiani. Nel 2015 l’Italia prevede di spendere 800 milioni di euro per accogliere i migranti. Tra l’altro, c’è da dire che le risorse economiche dell’UE sono anche soldi degli italiani, visto che il nostro Paese è il quarto contributore netto a garantire l’azione dell’Unione Europea. La Fondazione Ismu ha calcolato che l’emergenza migranti costa 11 euro a testa all’anno per ogni italiano. Bene. Io sono disposto a versare quella cifra, basta che lo Stato smetta di far “magnare” i soliti noti sulla pelle dei profughi. L’accoglienza non deve essere un business più redditizio dello spaccio di droga.
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