Cgia: Quantitative Easing è un flop

A un anno dal via del Quantitative Easing, l'associazione degli artigiani di Mestre fa un primo bilancio. Prestiti alle imprese calati di 15 miliardi di euro.

EuroA un anno dall’avvio dei massicci acquisti di titoli da parte della Banca Centrale Europea(60 miliardi di euro al mese) la Cgia di Mestre fa un primo bilancio. Nell’ultimo anno nell’area dell’euro la BCE ha comprato titoli per oltre 713 miliardi di euro, in particolare del settore pubblico(quasi 600 miliardi di euro).

Il Quantitative Easing serviva a riportare il tasso di inflazione al 2% e dare fiato all’economia. Cosa è successo nell’Eurozona? I risultati del QE sono stati deludenti specie se si considera che, nell’ultimo anno, il livello medio dei prezzi nell’Area dell’euro è cresciuto di appena lo 0,1% mentre i prestiti alle società non finanziarie europee sono scesi di 0,7 punti percentuali. E in Italia? Sono 87 i miliardi di titoli pubblici italiani acquistati dalla BCE, ma l’inflazione è salita di appena lo 0,2% e i prestiti alle imprese sono diminuiti di 15 miliardi di euro. Le imprese più colpite sono state quelle del Lazio(-4,6%) e del Veneto(-3,4%). Vi sono poi alcuni Paesi in piena deflazione: i prezzi siano scesi dello 0,5% in Spagna e in Lituania, dello 0,8% in Slovenia, dello 0,4% in Slovacchia e dello 0,1% in Finlandia. Il tasso di crescita dei prezzi più elevato si trova in Austria(+0,9%) e l’obiettivo del 2% rimane un miraggio. Il rapporto della Cgia dimostra che il Quantitative Easing fino ad ora non ha funzionato.

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