Il suicidio del M5S a Napoli

Gli iscritti partenopei hanno scelto Matteo Brambilla, un milanese laureato in ingegneria ed esperto in ambiente. E' un suicidio?

Matteo BrambillaOggi(15 marzo) si è votato per scegliere il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Napoli. Il ballottaggio vedeva contrapposte la docente di Veterinaria Francesca Menna, molto vicina a Roberto Fico e la leader del gruppo dei cosiddetti “talebani” Stefania Verusio. Due donne che erano le due favorite. Nel ruolo dell’intruso c’era l’ingegnere Matteo Brambilla da Monza.

Hanno partecipato alla votazione 574 iscritti certificati. Alla fine il vincitore delle consultazioni online è risultato proprio l’outsider Brambilla, che ha ottenuto 276 voti(48%). Le altre due candidate, Menna e Verusio, hanno riportato rispettivamente, il 33%(189 voti) e il 19%(109 voti) delle preferenze. I risultati sono stati pubblicati sul blog di Beppe Grillo. Gli iscritti partenopei del M5S hanno scelto un 47enne milanese, laureato in ingegneria ed esperto in ambiente. Brambilla è sposato con una napoletana ed è diventato attivista poiché stufo di “vedere la città depredata”. Nel 2008 si è schierato contro la discarica di Chiaiano. Il vincitore ha dichiarato: “Il mio mandato, se vorrete conferirmelo, sarà contraddistinto da onestà, trasparenza e rispetto del mandato che mi assegnerete nel rispetto del programma scritto insieme”. Tutto bene? Mica tanto. Il M5S aveva un’occasione irripetibile per “conquistare” Palazzo San Giacomo al primo turno. Bastava solo candidare come sindaco una persona autorevole come il sociologo Domenico De Masi. Invece i “grillini” hanno preferito “buttare” nella mischia un onesto sconosciuto. E’ un autentico suicidio che, affiancato al “caso” primarie del PD, spiana la strada ad un nuovo ballottaggio De Magistris-Lettieri.

Matteo Brambilla candidato sindaco di Napoli per il M5S - Elez...

Ciao a tutti mi chiamo Matteo Brambilla ho 46 anni e sono un ingegnere energetico, a dispetto del mio cognome milanese vivo a #Napoli dal 2006, perché ho sposato una napoletana e ho deciso di trasferirmi in questa città. Nel 2006 ho cominciato a partecipare all'attività del Meetup di Napoli, nel 2008 ho partecipato alle lotte contro l'apertura della discarica di #Chiaiano e da quel momento è cominciato il mio attivismo sul territorio relativamente al discorso rifiuti.Ho deciso di prendere parte al progetto Napoli perché come diceva #Totò ogni limite ha una pazienza la pazienza di questi anni nel vedere questa città depredata e saccheggiata dai suoi amministratori mi ha fatto arrivare al mio limite, che spero sia anche il vostro.Il mio mandato, se vorrete conferirmelo sarà contraddistinto da alcune parole, che sono l'#onestà che è quella che ha contraddistinto la mia vita anche professionale, la #trasparenza e rispetto del mandato che mi darete e il #rispetto del programma che abbiamo scritto insieme agli altri attivisti.Ci sono due parole che contraddistinguono la mia visione di Napoli che sono la rabbia e l'incanto.La #rabbia è quel sentimento che provo quando vedo che Napoli tutti i giorni deve lottare per avere una sua normalità.L'#incanto è quello che provo nel vedere le persone meravigliose e i luoghi stupendi di questa città.L'appello che vi faccio è questo << fate come me venite a Napoli o tornate a Napoli per godere dell'incanto di questa città e non scappate per la rabbia di viverci >>

Pubblicato da Movimento 5 Stelle Napoli su Martedì 15 marzo 2016

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