I ristoratori guadagnano come i pensionati?

Nei giorni scorsi su quasi tutti i media sono usciti i dati delle dichiarazioni dei redditi presentate al fisco nel 2008(relativo all’anno 2007) da 41 milioni di contribuenti. La metà degli italiani guadagna meno di 15 mila euro, mentre supera i 200 mila euro solo il 0,2% dei contribuenti.

Questi dati fanno capire che c’è qualcosa che non funziona nel fisco. La dichiarazione dei redditi è una formula ormai superata, bisogna tassare la gente in base a ciò che posseggono. E’ impossibile che un ristoratore in un anno guadagni una cifra compresa tra i 13.500 e i 14.500 euro lordi. In pratica, secondo la dichiarazione dei redditi 2008 la maggior parte dei ristoratori guadagnerebbe come un pensionato. Vi sembra possibile che un gestore di un ristorante possa guadagnare così poco?

Un ristoratore potrebbe “campare” solo con le feste di matrimonio, comunione o battesimo. Per un ristoratore queste “feste gastronomiche” sono delle vere e proprie miniere d’oro, perché si guadagnano cifre da capogiro. C’è qualcosa che non quadra in questa dichiarazione dei redditi, anche perché sono relative all’anno 2007, quindi prima della crisi economica…

Dopo la faccenda redditi gestori stabilimenti balneari, abbiamo scoperto un’altra categoria che tramite “mezzucci” riesce ad evadere il fisco dichiarando meno di ciò che incassano…

Credits: Ansa.

Commenti

  1. Per verificare i redditi è possibile incrociare gli acquisti di determinati beni (auto, moto, immobili) tramite il codice fiscale che tutti noi abbiamo con la dichiarazione dei redditi presentata. Ad esempio: se mi compero un'auto da 60.000 euro e ne dichiaro 12.000 di guadagno ogni anno chiaramente qualcosa non quadra. Dovrebbe essere semplice allora andare a verificare il livello di reddito effettivo per capire da dove mi arrivano i soldi in più.
    Altro sistema di controllo è quello di mettere in contrasto l'utente del servizio e il prestatore del servizio. Esempio: se faccio una riparazione in casa e l'artigiano mi chiede 200 euro io devo avere la convenienza a farmi rilasciare la fattura e poi scaricarla dalla mia dichiarazione dei redditi. Così pure se vado al ristorante oppure se acquisto del vestiario, degli elettrodomestici o semplicemente se faccio riparare l'auto. In questa maniera quello che io andrò a detrarre come mie spese saranno invece redditi delle altre persone.
    Ultimo punto per ridurre il "nero" è che i pagamenti avvengano in modo "tracciabile" cioè con assegni, carta di credito o altro e che quindi siano "visibili" e verificabili in sede di dichiarazione dei redditi.
    Mi sembrano cose talmente semplici e ovvie da mettere in pratica che sono stupito come mai i vari ministri delle finanze che si sono succeduti (e i funzionari del ministero) non ci abbiano pensato.

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  2. Io credo che a molti(compresi i politici) faccia comodo questo sistema che favorisce l'evasione fiscale. La non obbligatorietà del rilascio dello scontrino da parte degli stabilimenti balneari è quasi una cosa comica. Solo un fesso fa una cosa che può evitare restando in regola... Complimenti, nel tuo intervento hai scritto delle cose che potrebbero essere attuate con facilità. Riguardo agli assegni, con il Governo Prodi erano diventati obbligatori, poi è venuto Berlusconi e ha tolto tutto... Saluti.

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