Si rischia il carcere per la registrazione di un sito web

La follia di questo governo non ha limiti. Dopo lo scampato pericolo(almeno per il momento) dell’obbligo di rettifica, quelli che bazzicano o lavorano sul web hanno un’altra gatta da pelare.

Nel Decreto Sviluppo, diventato legge da alcuni giorni, ci sono alcune misure pensate contro la pirateria e la contraffazione, ma che in realtà freneranno l’attività su internet delle aziende. In pratica, ora chi ha in mente di aprire un sito web, dovrà stare attento al nome scelto per il dominio, perché potrebbe rischiare fino a 3 anni di carcere per reato di contraffazione. Non avete capito?

Allora, se apro un sito e lo registro con il domino “matrix.it” potrei essere accusato di contraffare il marchio relativo al film o alla trasmissione di Mediaset e condannato per non aver controllato l’esistenza di quel marchio. L’avvocato, Guido Scorza, afferma che il rischio di condanna è molto basso aggiungendo che di fronte al giudice saranno condannati per contraffazione solo quelli che registrano un dominio simile con la piena e palese intenzione del dolo.

Una cosa è certa, se il “piccolo” utente rischia pochissimo, l’azienda ci penserà mille volte prima di aprire un sito web, perché una Srl rischia fino a 10 milioni di euro di multa. In conclusione, prevarrà sempre il più potente. Un esempio lampante è rappresentato da Luca Armani che fu costretto da un giudice a cedere il dominio Armani.it per il proprio timbrificio al famoso stilista Giorgio Armani. Con questa legge, il povero Luca avrebbe rischiato di finire in galera…

Credits: La Repubblica.

Commenti

  1. Poveri noi ma come siamo messi?????smacckiii, S.

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  2. Siamo messi molto male. Questo governo ne inventa una al giorno... :( Saluti.

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  3. Altra prova del fatto che a fare le leggi non è gente che si intende della materia in questione. Sono un pugno di ignoranti presuntuosi.

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  4. Concordo in pieno con ciò che hai scritto. Saluti.

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