Il business dell'hard

L’industria dell'hard a pagamento è in grossa difficoltà per colpa della pirateria e dei siti che danno accesso gratuito. La vera "mazzata" l’ha data l’alta definizione che mette alla luce le imperfezioni estetiche delle attrici. Negli Stati Uniti ogni secondo vengono aperti 266 nuovi siti e ogni minuto circa due milioni di persone si connettono a questi siti. La categoria "adult" su Internet è ormai al 30% davanti ai siti che danno accesso gratuito ai video amatoriali continuamente aggiornati. Il mercato genera un business di 3 miliardi di dollari all’anno dovuti in gran parte all’inserzioni pubblicitarie. Uno dei siti più visitati del settore ha una quota di mercato pari al 10%, con una crescita del 3% rispetto al 2008. Ogni persona che si collega al sito ci resta in media per 45 minuti al mese. E in Italia?

Secondo i dati diffusi da Nielsen Online, l'Italia è al quarto posto in questa speciale classifica di visione. Al primo posto in solitaria c’è la Spagna, seguita da Francia e Germania seconde a pari merito. Ci precedono anche Gran Bretagna, Svizzera e Stati Uniti terze a pari merito. In Italia, gli utenti sono circa 6 milioni con un’ora e 27 minuti di visione. Come prevedibile, la maggioranza dei “visitatori”, con percentuale del 71%, sono maschi. Negli ultimi anni però le donne si connettono sempre di più ai siti hard. Al momento la percentuale è ferma al 29%. Ma quali categorie e target visitano questi siti?

La maggioranza, con percentuale del 35,5%, ha un'età compresa tra i 35 e 49 anni. Ha una buona percentuale anche il target delle persone che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. La maggioranza dei visitatori sono studenti e impiegati. Il 78% ha almeno un diploma, quindi utenti decisamente acculturati.Se volete approfondire l’argomento, vi consiglio di guardare l’interessante reportage andato in onda su Current TV.

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