In Italia c’è il predominio delle TV nella pubblicità

Pubblicità Da molti anni si discute del conflitto di interesse di Silvio Berlusconi. L’attuale presidente del Consiglio controlla 3 TV, una buona percentuale della stampa ed è azionista in alcune banche(tra cui Banca Mediolanum).

Un rapporto inglese ha messo sotto la lente Usa, Canada, Giappone e 9 paesi europei su dove vanno le spese pubblicitarie. Come prevedibile, in Italia la metà della spesa pubblicitaria va alle TV. Considerando che Berlusconi ha una posizione dominante nelle TV commerciali, è chiaro che gran parte di quei soldi vanno nelle casse di Mediaset. Alla stampa va solo il 18% delle pubblicità. Questo giustifica in parte la “faccenda” delle sovvenzioni all’editoria. Come vanno le cose in Europa?

In Europa funziona diversamente. In Svezia le pubblicità televisive sono ferme al 20%, mentre alla stampa va il 42,9% degli introiti. La situazione più emblematica però è rappresentata dall’Irlanda. Qui il 51,3% delle pubblicità va ai giornali. Nel Regno Unito invece le aziende investono in pubblicità anche su internet(23,2% della spesa).

Penso che sia chiaro a tutti che in Italia c’è una grossa anomalia. C’è un conflitto di interesse evidente e va risolto al più presto. Questi dati spiegano in parte anche perché Berlusconi ha “paura” di internet.

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