In arrivo la manovra correttiva

Giulio Tremonti La crisi economica non sembra risolversi. L’operazione Grecia ha fatto chiudere in attivo le borse europee solo per un paio di giorni, poi è tornata la paura. Ieri(14 maggio), Piazza Affari ha perso il 5% e l’euro è tornato ai minimi del 2008 scendendo a quota 1,245 dollari.

Per fronteggiare la crisi e il debito pubblico(salito a maggio a 1.800 miliardi di euro), il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sta studiando una manovra correttiva per reperire 25 miliardi di euro in due anni. Il governo ha in mente di tagliare la spesa pubblica. Indovinate dove prenderà i soldi Tremonti?

Semplice, congelando le retribuzioni degli statali e bloccando le assunzioni. Inoltre, ci dovrebbe essere l’ennesima riforma delle pensioni. La cosa strana è che i politicanti non toccano mai i propri soldi. L’unico che ha cercato di fare un po' di “elemosina” è il leghista Roberto Calderoli. Il ministro per le riforme istituzionali e devoluzione ha proposto un taglio del 5% agli stipendi dei parlamentari e dei ministri. Bene, anzi male.

Personalmente credo che per risolvere il problema bisogna “tagliare” in modo più radicale. Niente più benefit e soprattutto una riduzione degli stipendi e delle pensioni del 50%. I politici possono campare anche con metà dello stipendio attuale. Per risolvere il “problema” del debito pubblico si potrebbe fare una manovra da 35 miliardi di euro all’anno. Dove reperire i soldi? Semplice, legalizzando la prostituzione

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