Brancher chiede il legittimo impedimento

Berlusconi e Brancher La settimana scorsa Aldo Brancher è stato nominato ministro per l’Attuazione del Federalismo. Questa nomina ha subito fatto nascere delle polemiche.

A parte l’inutilità del nuovo dicastero, la cosa più scandalosa è stata la nomina di un altro “fedele” di Silvio Berlusconi. Come il suo caro amico, anche Brancher ha un processo in corso.

Brancher ancora non si è seduto sulla “comoda” poltrona. Nonostante ciò, ha già fatto la cosa più ovvia. Come già anticipato da questo blog, il neo ministro ha depositato tramite il suo legale un’istanza in cui chiede che venga applicata la legge sul legittimo impedimento.

In questi giorni Brancher è troppo occupato ad organizzare il ministero. In particolare il neo ministro è molto indeciso su quale nome scegliere per il “suo” ministero. Per questo motivo il 26 giugno non potrà andare all’udienza del processo in cui è indagato per appropriazione indebita.

L’avvocato del neo ministro chiede che il processo venga rinviato in applicazione della normativa che prevede la possibilità di congelare i procedimenti che riguardano le più alte cariche dello Stato e i ministri. A questo punto è probabile che i giudici stralcino la posizione del ministro e proseguano il processo per la moglie, anch’essa imputata.

L’Italia va a rotoli. Con questa cricca non c’è futuro. In pratica sta accadendo che la carica a ministro serve come poltrona salva carcere. Mi chiedo, gli italiani quando si sveglieranno da questo sogno(o incubo) berlusconiano?

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