Caldoro: A rischio 10 mila posti di lavoro

Giulio Tremonti e Stefano Caldoro Da quando ha preso il “timone” della Regione Campania, Stefano Caldoro non fa altro che piangere.

Oggi(29 luglio), il governatore è stato a Roma per un vertice con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro degli affari regionali Raffaele Fitto.

Al termine della riunione Caldoro ha lanciato l’allarme. Serve un piano per salvare i 10 mila posti di lavoro a rischio in Campania. Come al solito l’attuale governatore ha fatto riferimento allo sforamento del patto di stabilità indicando l’amministrazione precedente(quella Bassolino) come la responsabile principale di questa situazione.

La Regione Campania ha le casse vuote. Non può mantenere i tanti cantieri aperti e pagare gli stipendi ai dipendenti. Nessuno ne parla, ma ci sono anche tanti corsisti che da diversi mesi aspettano i soldi dalla Regione. In poche parole la situazione è drammatica. Poche ore dopo  la fine delle elezioni, il sottoscritto aveva previsto che il mandato per Caldoro non sarebbe stato facile.

Per uscire dalla crisi Caldoro propone di utilizzare i fondi Por, Pon e Fas per realizzare nuove infrastrutture(progetto tanto caro a Silvio Berlusconi) in sinergia con le altre regioni del Sud. Secondo Caldoro, il modello da seguire è quello spagnolo.

Nello specifico il governatore ha dichiarato “Bisogna archiviare il vecchio sistema di investimenti in centinaia di microprogetti per concentrarsi su pochi, grandi progetti strategici interregionali da mettere in campo con una cabina di regia nazionale. Il modello da seguire è quello della Spagna che, con questo metodo, ha ottenuto una crescita del 3% del prodotto interno lordo mentre in Italia è aumentato solo dello 0,4 per cento. Dobbiamo mettere insieme le nostre risorse e lavorare su grandi opere infrastrutturali e su interventi strategici. Penso all’alta velocità Napoli-Bari, agli assi viari e autostradali, al sistema di porti ed aeroporti, alle fonti energetiche”.

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