Apocalisse in Campania nel 2064?

Campania infelix Nel 2004 la Procura di Napoli fece partire un’inchiesta sulle attività di Cipriano Chianese e della “Resit”. Questa società aveva il compito di di trasformare in compost i rifiuti organici. Contemporaneamente la Procura affidò uno studio al geologo Giovanni Balestri per monitorare lo stato di salute delle campagne dell’area nord.

La relazione(di oltre 500 pagine) è stata consegnata il 31 marzo 2010. I dati fanno paura. Balestri sostiene che in Campania ci sarà un apocalisse nel 2064 se non partono subito le bonifiche. Il motivo è semplice. Le 14 mila tonnellate di percolato prodotte dalle discariche penetreranno nella falda più profonda. La falda acquifera dell’area nord di Napoli confinante con Caserta già contiene sostanze cancerogene. Balestri scrive: “Il ritrovamento in falda di sostanza cancerogene quali il tricloro e il tetracloro etilene direttamente e unicamente riconducibili alle attività delle discariche Resit in località Scafarea e alla tipologia dei rifiuti in essa smaltiti comporta l’avvelenamento della falda acquifera sottostante gli impianti”. Il geologo aggiunge: “La contaminazione si estenderà sin oltre i confini provinciali interessando la popolazione di numerose masserie che utilizzano ancora i propri pozzi per l’uso alimentare personale e per irrigare i campi agricoli”.

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