Il PDL è a trazione nordista

Caldoro e  Berlusconi La crisi(finta?) politica sta facendo perdere di vista i veri problemi che affliggono il nostro paese.

Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, è convinto che ritornando alle urne vincerà di nuovo a mani basse. La situazione è diversa. La gente del Sud sta capendo che l’alleanza con la Lega di Bossi non farà crescere il Mezzogiorno.

Dopo l’uscita dei “finiani”, il PDL è diventato un movimento a trazione nordista. A sostenere questa tesi è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. L’ex ministro socialista spiega che il problema è la nuova organizzazione del partito, simile a quelli della Prima Repubblica. Il governatore della Campania spera che i fondi destinati al Mezzogiorno non vengano dirottati al Nord per far contenti i leghisti.

La polemica è nata per la mancata convocazione di alcuni deputati e senatori del Mezzogiorno al vertice del PDL di venerdì scorso. Per questo motivo i “sudisti” hanno scritto una lettera di 10 pagine a Silvio Berlusconi. I “protestanti” scrivono “Prendiamo atto della tua scelta di legittimare il correntismo persino nella convocazione di riunioni decisive per la linea politica del nostro partito”.

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