Tremonti: La 626 è un lusso che non possiamo permetterci

Sicurezza lavoro Negli ultimi anni il lavoro, oltre ad essere una “chimera” per molti giovani, è diventano molto rischioso per la propria incolumità. Gli incidenti sul luogo di lavoro sono diventati quasi una consuetudine.

Il lavoratore sta diventando una sorte di ingranaggio(sostituibile) in una catena di montaggio. Morto uno se ne trova subito un altro. Invece di migliorare la sicurezza, i nostri politicanti stanno facendo una campagna per abolire tutti quei vincoli che tutelano(almeno sulla carta) il lavoratore sul luogo di lavoro.

Ieri(25 agosto), Giulio Tremonti è intervenuto al “Berghem Fest” dicendo “Dobbiamo rinunciare ad una quantità di regole inutili: siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che concesso dallo Stato. Robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci. Sono l'Unione europea e l'Italia che si devono adeguare al mondo”. Avete capito?

Secondo il ministro dell’Economia, l’UE e l’Italia si dovrebbe adeguare ai modi “schiavisti” attuati in Cina e negli altri paesi “cosiddetti” emergenti. Per chi non lo sapesse, la legge 626 è un decreto legislativo introdotto nel 1994 per regolamentare la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Naturalmente dopo poche ore è arrivata la smentita tipica degli esponenti del PDL. Emanuela Bravi, portavoce di Tremonti, ha dichiarato “Tremonti si riferiva alla giurisdizione europea e alla sua estensione eccessiva rispetto all'obiettivo sulla sicurezza del lavoro, che resta invece essenziale”.

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