Berlusconi: Napoli sarà pulita in 15 giorni

Slalom tra la munezza a NapoliL’emergenza rifiuti napoletana è diventata un evento su cui scommettere. Quanto tempo ci vuole per pulire la città? Tre, dieci o quindici giorni?

Oggi(26 novembre), Silvio Berlusconi è stato a Napoli per fare il (non) punto della situazione. Come al solito, il premier ha fatto il “gradasso” dicendo che il problema rifiuti sarà risolto in quindici giorni. La gente però non si fa più abbindolare con le chiacchiere.

Il premier è stato contestato dai comitati civici, disoccupati e studenti. I comitati civici e i disoccupati chiedono a gran voce la raccolta differenziata per limitare le discariche e per creare nuovi posti di lavoro. Invece, gli studenti hanno manifestato contro i tagli alle università.

Berlusconi non ha fatto caso alle contestazioni. Il “nano” di Arcore ha dichiarato “Non ho sentito nulla. Ero comodamente in auto a dialogare con il prefetto. Se c'erano giovani in piazza non lo so. Se è così potrei consigliare loro di utilizzare il loro tempo per fare la corte alle ragazze, che lo meritano. Se loro poi vogliono perdere il loro tempo in altro modo… Io alla loro età facevo ben altro”. Immagino cosa facevi Berlusconi.

Tornando ai rifiuti, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto legge emanato dal Consiglio dei Ministri il 18 novembre 2010. Intanto, la Commissione UE ritiene che non sono ancora state applicate le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza pronunciata nel marzo scorso dalla Corte di giustizia europea. Janez Potocnik, commissario UE, ha dichiarato “Continuo a temere che ci vorranno ancora diversi anni per creare le infrastrutture necessarie a garantire un'adeguata gestione di tutti i rifiuti domestici prodotti in Campania(7200 tonnellate al giorno) e per scongiurare l'insorgere di ulteriori emergenze rifiuti”.

Tornando a Berlusconi, il suo piano di “pulizia” prevede che le altre regioni d’Italia(comprese il Piemonte e il Veneto) si accollino parte dei rifiuti napoletani. Ieri, si è sparsa la voce che i rifiuti napoletani per alcuni mesi dovrebbero andare via mare in Spagna e Scandinavia. Una domanda sorge spontanea, chi lucrerà con il traporto?

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