L’intervento di Beppe Grillo a Terzigno

Beppe Grillo a Terzigno “Signori. C'aggia fà io. Abbiamo fatto due munnezze day due anni fa a Napoli. Eravamo dietro questa situazione da due anni. Questa è una situazione che non si può risolvere con metodi convenzionali”. Inizia così il monologo di Beppe Grillo a Terzigno.

Il comico genovese lancia la provocazione dei “manganelli consapevoli” per evitare gli “attacchi” delle forze dell’ordine. Grillo dice “Quando la polizia vi carica appiccicate sulla vostra giacca questo 740 il manganello lo riconoscerà e non manganellerà”. La fotocopia del 740 è quella del comico genovese.

Per il comico genovese la responsabilità del disastro rifiuti non è della camorra, ma di quattro o cinque banche e da quattro o cinque società quotata in borsa. Grillo invita la popolazione a cambiare mentalità. Basta con il voto di scambio per ottenere qualcosa. Il comico genovese ha invitato i trentenni a “buttarsi” in politica, magari con “Il Movimento 5 Stelle”.

Beppe Grillo ha detto “Ognuno di voi deve mettersi in gioco. Basta con le manifestazioni, con uno che grida e voi sotto. Prendetevi le vostre responsabilità, se continuiamo a fare i guardoni della politica succede questo. Ognuno di voi si scelga una battaglia: non utilizzare l’auto, l’acqua filtrata, niente imballaggi, quello che volete. Io non sono un politico e neanche più un comico. Sono uno che si sta giocando una carriera perché ha sei figli e quattro disoccupati come molti di voi. Da qui, da questi posti deve partire una rivoluzione”.

Verso la fine, Grillo menziona il piano segreto della NATO che trasformerà l’Italia in un magazzino del nucleare. Il comico genovese ha detto “Guardate che qui sta succedendo qualche cosa di strano. Tutte le armi nucleari non strategiche della NATO in Europa siano stoccate in Italia. Noi abbiamo venduto un debito. Il debito nostro se lo sono comprato i francesi. Perché uno deve comprare il debito di un’altra nazione? Comprano il debito perché diventi padrone della sovranità popolare. In cambio dei 500 miliardi di euro abbiamo promesso a Sarkozy di farci fare 5 centrali nucleari e di stoccare in Italia gli stock nucleari francesi”.

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