Istat: Un giovane su 5 non studia né lavora

Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamoIeri(19 gennaio), l’Istat ha reso noto il dossier “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, in cui viene fatto un quadro d'insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano. I dati sono aggiornati al 2009.

Dal rapporto emerge una situazione a dir poco preoccupante. In Italia un giovane su cinque non studia né lavora. I ragazzi che non sono inseriti in un percorso di studio e di lavoro sono più di 2 milioni. Di questi, il 21,2% sono ragazzi dai 15 ai 29 anni. Nella Penisola quasi una donna su due non ha né cerca lavoro.

Nel 2009 il tasso di inattività femminile è al 48,9%. Dopo quello di Malta, è il dato più alto dell’Unione europea. Non è solo questo dato a preoccupare. Chi esce dal mercato del lavoro difficilmente ci rientra(figuriamoci chi ancora non ci è mai entrato). Il 45% dei disoccupati è in cerca di lavoro da oltre un anno. L'Italia registra una tra le quote di disoccupazione di lunga durata(44,4%) più alte nell'Unione europea a 27.

Dal rapporto emerge anche che il lavoro nero è un fenomeno che si sta diffondendo un po' in tutta Italia. La quota di unità di lavoro irregolari è pari all’11,9%. Nel Mezzogiorno può essere considerato irregolare quasi un lavoratore su cinque. La Regione con la quota più alta è la Calabria con il 26,6%, mentre quella con la percentuale più bassa è l'Emilia Romagna con l’’8,5%.

L’ultimo dato rilevante riguarda la cultura. In Italia il 46% della popolazione in età compresa tra i 25 e i 64 anni ha conseguito come titolo di studio più elevato soltanto la licenza di scuola media inferiore. Questo valore è molto più alto del 27,9%, ovvero la media registrata nell’Unione europea a 27.

Allegato: Noi Italia 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo.

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