Lissone: Scoppia la protesta per la piazza a Craxi

Le targhe alternative" esposte dai manifestanti a LissoneIl 30 aprile del 1993, all’uscita dell'Hotel “Raphael” Bettino Craxi fu bersaglio di un lancio di monetine che entrerà nella storia della nostra Repubblica. Nonostante il “socialista” sia morto il 19 gennaio del 2000, la sua “ombra” torna a riecheggiare per le strade italiane. Tutta colpa di alcuni “geni” della politica che hanno pensato di dedicare una via o una piazza allo “statista” Craxi.

Ieri(22 gennaio), a Lissone c’era la cerimonia per l’inaugurazione di piazza Craxi. Gli organizzatori sono stati costretti a sospendere l’evento per la protesta di un gruppo di manifestanti. I contestatori hanno “replicato” le proteste degli anni di Tangentopoli con tanto di lancio di monetine e “vergogna” urlati a squarciagola e senza interruzione.

Stefania Craxi ha dichiarato “Non mi fanno né caldo né freddo. Non hanno l’autorità morale, politica e grammaticale per esprimersi su mio padre. In primavera avremo piazza Bettino Craxi anche a Milano. Sono certa che il sindaco Moratti troverà modo di rispettare la promessa fatta”. E pensare che anche a Napoli c’è qualche “folle” che vuole intitolare una piazza a Craxi…

I manifestanti hanno modificato le targhe, “dedicate” allo “statista” socialista, con un cartello che intitola lo spazio all’ex capo dello Stato Sandro Pertini(foto). Il cambio del nome è avvenuto pochi minuti dopo la prevista inaugurazione della piazza Bettino Craxi. Su uno dei muri dei palazzi vicini è comparsa anche la scritta “ladro” a caratteri cubitali.

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