Fini sfida Berlusconi: Dimettiamoci insieme

Fini, contestatore sale sul palco: portato via a forza Oggi(13 febbraio), si è chiusa a Rho(Milano) il congresso di “Futuro e Libertà”. L’assemblea costituente ha nominato Gianfranco Fini presidente del partito.

Il presidente della Camera ha dichiarato “Oggi stesso mi autosospenderò da presidente di FLI, ma non ripetiamo errori del passato, serve una governance chiara del partito”. Questo significa che Fini rimarrà sulla “poltrona” di Montecitorio.

Fini ha fatto un discorso sul voto del 2008. Il presidente della Camera ha dichiarato “Berlusconi è diventato presidente del Consiglio anche con il supporto determinante, o comunque importante, di qualche milione di elettori che ha votato per Berlusconi presidente del Consiglio ha seguito dell’accordo politico che io e lui facemmo, non quando è nato il PDL, quando è nata la lista PDL. Il soggetto politico PDL è nato dopo. Nel 2008 c’era soltanto una lista in cui erano insieme i candidati espressi da Forza Italia, i candidati espressi da Alleanza Nazionale e altre forze politiche. Fu un impegno politico. Berlusconi è diventato presidente del Consiglio anche per il consenso di chi ascoltava Alleanza Nazionale”.

Fatta questa premessa, Fini passa all’attacco lanciando il guanto di sfida a Silvio Berlusconi. Il presidente della Camera ha dichiarato “Lancio questa sfida al presidente del Consiglio: sono pronto a dimettermi domani mattina se prende atto che se io sono presidente della Camera anche perché ho preso i voti di Forza Italia, lui è premier anche perché lo hanno votato tanti uomini e donne di An”. Più chiaro di così.

Durante il discorso di Fini, una persona con un lungo frac è salita sul palco ed ha cercato di avvicinarsi al presidente della Camera. Il tizio è stato bloccato dalle forze dell’ordine che l’hanno trascinato fuori dalla sala. Fini ha tranquillizzato tutti dicendo “Non è successo niente, non è successo niente”.

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