L’intervento di Travaglio a Tutti in Piedi

Marco TravaglioIeri(17 giugno), a Bologna c’è stata la manifestazione della Fiom “Tutti in Piedi!”. Uno dei protagonisti assoluti è stato Marco Travaglio. Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano ha fatto un monologo di quasi 28 minuti.

Travaglio ha esordito “Quando c’era lui. Il padrone delle parole era lui. E’ lui e i suoi compari potevano sostenere tutto e il contrario di tutto. Mentire sempre senza tema di smentita e poi, quando la si sparava troppo grossa, smentire subito senza pagare pegno. Così fu abolita non solo la verità dei fatti ma anche la logica aristotelica”.

Il giornalista ha parlato delle “balle” raccontate da Berlusconi e i suoi “vassalli” per difendere l’indifendibile. Travaglio ha detto “Il premier dice che ha 100 o 40 o 80 processi a seconda di com’é l’umidità, ma lui esagera per fare il perseguitato così lo assolvono, lo votano e lo eleggono”. L’opinionista di “AnnoZero” definisce Gasparri “colui che è solito dire pubblicamente quello che i cittadini normali avrebbero vergogna solo a pensare”.

Travaglio ha parlato anche di intercettazioni. Il giornalista ha detto “Questi qua hanno una paura fottuta delle intercettazioni e non si rendono conto che per incastrarli non c’è bisogno di intercettarli. Anzi quando li intercettano fanno anche bella figura come la Santanchè e Briatore. Due statisti al telefono. Come Masi che telefona a Bisignani e dice ‘Ieri sera ho chiamato Santoro, ti son piaciuto?’ e l’altro risponde ‘Sì, ti ho visto bella figura di merda!’”.

Travaglio ha attacca tutti, compreso i suoi colleghi de “Il Giornale” e di “Libero”. Non è mancata una “stoccata” anche all’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Il giornalista ha definito l’Italia “una Repubblica fondata sull’embè”. Questo monologo dovrebbe essere visto dai “berlusconini”.

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