Strage di Ustica: Verità sempre più vicina
Il 27 giugno del 1980 alle ore 20.59 il DC-9 Itavia in volo da Bologna a Palermo precipita al largo di Ustica. Alle prime luce dell’alba del giorno dopo, alcuni resti dell’aereo vengono trovati a nord dell’isola di Ustica. Sul DC-9 viaggiavano 77 passeggeri(tra cui 13 bambini) e 4 membri dell'equipaggio. Alla fine delle ricerche furono ritrovati i corpi di solo 38 persone.
La prima ipotesi parla di cedimento strutturale, in seguito si penso ad una bomba o ad un missile. Il recupero del relitto iniziò nel 1986 e nel giugno del 1997 sul tavolo del giudice istruttore Rosario Priore arrivò il dossier completo delle indagini. La sera dell’incedente il DC-9 volò per un’ora all’interno di uno scenario di guerra. Nel 2007 Francesco Cossiga dichiarò: “C'era un aereo francese che si mise sotto il DC-9 Itavia e lanciò un missile per sbaglio. I francesi non lo diranno mai. E se qualche giornalista insiste, chissà che non abbia un incidente d’auto”.
Il 17 giungo 2011 ad “Agorà” è stato mostrato un documento ufficiale della Nato datato 2 ottobre 1997. Il giornalista Andrea Purgatori ha dichiarato: “Nel documento c’è una tabella di identificazione in cui si certifica che c’erano 21 aerei militari in volo, di cui 5 sconosciuti e gli altri americani e inglesi, la notte in cui precipitò in mare il DC-9 dell’Itavia con 81 persone a bordo. La Nato parla poi di ‘tracce radar’ di una portaerei nel Mediterraneo. Sulla base di questo documento trasmesso alla magistratura il giudice Rosario Priore ha potuto riaprire l’inchiesta”.
Commenti
Posta un commento