La Camera affossa il testo sull’omofobia

Paola Concia e Mara CarfagnaIeri(26 luglio), l’aula della Camera ha affossato il provvedimento sul contrasto dell’omofobia. L’assemblea di Montecitorio ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità sul testo, presentate da USC, Lega e PDL, che ha presentato a sua volta una questione sospensiva dell’esame. Le pregiudiziali sono passate con 293 SI, 250 NOe 21 astenuti. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna si è astenuta, mentre il governo votava a favore delle pregiudiziali.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato “Se avessi potuto votare come un semplice deputato, avrei convintamente vo- tato contro le pregiudiziali di costituzionalità. D’altro canto avete visto con quanti voti è passata”.  Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati PDL, ha detto “A chiedere la calendarizzazione delle pregiudiziali sull’omofobia non è stato il PDL ma il PD. Nessun atteggiamento omofobo. La nostra posizione di fondo è di considerare i gay come cittadini uguali agli altri”. Ma cosa prevedeva il testo?

Il provvedimento prevedeva l’aggravante per i reati di odio commessi nei confronti di gay, lesbiche e trans. Tradotto, uno stesso reato poteva avere una condanna differente. La discriminante sarebbe diventata la persona. In pratica, se uno tizio avesse malmenato un gay, una lesbica o un trans avrebbe ricevuto una condanna superiore rispetto ad uno che si fosse “limitato” a picchiare un etero. Questa sarebbe una legge per l’uguaglianza? Ho i miei dubbi.

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