La cognata lo accusa di stupro. Si salva grazie ad un video

Una coppiaL'11 giugno 2007 una donna, accompagnata dal marito, andò dai carabinieri per denunciare la violenza carnale del cognato su di lei. Sembrava il “solito” stupro. Dopo un po' però la verità è venuta a galla.

L’uomo accusato della violenza, chiamato dai carabinieri si è presentato in caserma con un DVD. Una volta messo il supporto nel lettore DVD, i carabinieri hanno scoperto che la donna aveva mentito. Il cognato non ha stuprato la sorella della moglie, ma ha avuto “solo” un semplice “rapporto” amoroso. Tradotto, gli ex cognati erano amanti. La donna aveva tirato fuori la storia dello stupro per salvare la faccia davanti al marito e alla sorella.

La cognata sapeva che c’era un filmato dei loro rapporti amorosi e ne teneva una copia, nascosta in un armadietto al lavoro, e sapeva che la copia in mano all’ex amante non era “leggibile”. Dopo la querela per violenza carnale, il cognato però si accorse che nella “memoria” della telecamera erano rimaste registrate due riprese dei loro rapporti amorosi. Masterizzò tutto in un DVD e lo consegnò ai carabinieri.

Il matrimonio della sorella era in crisi e l’imputata cercava di essere comprensiva e di stare vicino ai due coniugi. E così sono finiti a letto insieme, in casa della sorella. Dopo quattro mesi, l’uomo decise di troncare la storia con la cognata per salvare il suo matrimonio. La cognata non prese bene la fine della storia. Iniziò a minacciare l’ex amante fino a denunciarlo per violenza carnale.

La “storia” è finita in tribunale. Il 25 luglio 2011 la donna è stata condannata per calunnia. Il giudice Maria Carla Majolino l’ha anche condannata a risarcire il cognato con 16 mila euro. Che dire? Un video ti salva dal carcere. Considerando che questo non è il primo caso di “stupro inventato”, tutti i maschi farebbero bene ad accendere una telecamera quando fanno sesso con una donna. I video non servono solo per caricarli su Youtube.

Commenti