Il caso Melania Rea attira gli italiani

RicercheGoogleNewsNon c’è nulla da fare. I “casi irrisolti” di scomparsi o di omicidi “attirano” gli italiani come una calamita che attrae il ferro. Negli ultimi 30 mesi la maggior parte delle ricerche¹ fatte in Italia su “Google News” ha come termine di ricerca il nome o il cognome di Melania Rea. Il dato è consultabile da Insights, il servizio sulle statistiche di ricerca offerto da Google.

Nelle statistiche il termine “Rea” risulta al primo posto. Al secondo posto troviamo “Melania”. La terza ricerca più frequente è il termine “Melania Rea”. Il “caso” Rea occupa anche la quarta e quinta posizione con i termini “Parolisi” e “Salvatore Parolisi”. Considerando che non è la prima volta che la cronaca nera “attira” l’attenzione degli italiani, mi chiedo perché gli italiani si interessano ai  questi casi?

La “colpa” di questa “psicosi” è della televisione. Ogni giorno ci sono programmi che dedicano diverso tempo a questi casi irrisolti. Negli ultimi mesi molto “spazio” è stato dato prima al “caso” Sarah Scazzi, poi al “caso” Yara Gambirasio. Questo “fenomeno” televisivo crea dei “mostri”, ovvero persone che sono disposti a tutto per essere al centro dell’attenzione dei media. Precisiamo che non mi riferisco alle persone che perdono la vita, ma ai loro assassini. Altro che internet, qui bisogna regolamentare la TV.

¹ Dati aggiornati al 5 agosto 2011.

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