Stracquadanio legge la Costituzione a comma alterni

Giorgio StracquadanioLa manifestazione di piazza a Roma indetta dal Comitato per la libertà e il diritto all’informazione contro la cosiddetta Legge Bavaglio e l’annuncio della maggioranza di un’accelerazione alla Camera dell’esame del disegno di legge sulle intercettazioni hanno fatto da sfondo per il talk di “Agorà”. In studio erano presenti Giorgio Stracquadanio(PDL), Andrea Sarubbi(PD), Clemente Mastella(UDEUR), l’editore Alberto Castelvecchi e i giornalisti Gianluigi Nuzzi e Antonella Mascali. Stracquadanio è stato il protagonista assoluto per l’ennesima volta.

Dopo 50 minuti di trasmissione, il “pidiellino” si è rifiutato di rispondere ad una domanda sulla credibilità del governo. Il motivo? Doveva dire la sua sul “problema” intercettazioni. Non bastasse ciò, Stracquadanio aggiunge che lui parla solo di intercettazioni. Per circa 5 minuti il “pidiellino” polemizza con Andrea Vianello, il conduttore del programma. Ne viene fuori una scena comica. Ad un certo punto, con un punto di ironia, Vianello chiede “Cosa pensa delle Intercettazioni?”. In sottofondo si sente Sarubbi che dice “Ma che è una domanda a piacere all’esame?”.

Il “pidiellino” tira fuori anche l’articolo 13, 14 e 15 della Costituzione per giustificare il DDL Intercettazioni. Stracquadanio “Nel nostro ordinamento Costituzionale la riservatezza della corrispondenza delle comunicazioni è inviolabile, salvo motivi eccezionali. La stessa cosa che dice per la libertà personale”. Ma cosa dicono gli articoli in questione?

Art.13

La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

Art.14

Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.

Art.15

La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

Dopo una decina di minuti spunta l’articolo 15. Stracquadanio afferma “Questo vuole dire che il principio dell’inviolabilità ha soltanto alcune eccezioni. Quel principio è cancellato”. Vianello fa notare che quel principio può essere violato  per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. Il “pidiellino” risponde “Mi perdoni. Con le garanzie stabilite dalla legge”. Il conduttore controbatte “La legge che già c’è”. Stracquadanio afferma “Dalla legge. Non dalla legge che già c’è. Sarà il parlamento che spetterà stabilire quel criterio. Il valore è la segretezza”. In diretta Sarubbi ha scritto su “Twitter”: “Stracquadanio legge la Costituzione a comma alterni”.

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