I contributi statali per la scuola di Manuela Marrone

Scuola BosinaIeri(26 ottobre), Berlusconi ha consegnato la lettera di impegni all’Unione Europea. Il governo ha in mente di allungare l’età lavorativa e soprattutto introdurre i licenziamenti facili nel pubblico impiego. In pratica, la pensione diventerà un sogno per la mia generazione e quelle future.

Noi siamo costretti a pagare i privilegi avuti da una classe politica e da alcuni “amici di amici”. Un membro di questa “categoria” è Manuela Marrone. Ai più questo nome non dirà un bel niente. Dovete sapere che questa donna è andata in pensione nel 1992, alla tenera età di 39 anni. Da allora si becca 766,37 euro al mese. Fin qui nulla di scandaloso. Il vero problema è che nel 1998 la tizia ha fondato la scuola elementare “Bosina”.

Questa scuola educa i bambini attraverso la scoperta delle radici culturali, anche con racconti popolari, leggende, fiabe, filastrocche legate alle tradizioni locali. Direte che non c’è nulla di male, tanto è privata e si “reggerà” con le paghe mensili versate dai genitori degli alunni. Qui vi sbagliate. Nelle pieghe della Finanziaria 2010, fra tanti tagli e sacrifici, sono stati trovati i soldi per dare un bel finanziamento da 800 mila euro alla scuola “Bosina”.

Credo che a questo punto vi starete chiedendo chi sia Manuela Marrone. La tizia è la moglie di un politico, ma non un politico qualunque. Vi do un piccolo indizio. Detesta Roma, ma sta sempre Roma. Non avete ancora capito? Fa spesso il gesto del dito medio verso i giornalisti e invoca l’uso dei fucili per la liberazione di una “fantomatica” nazione. Avete indovinato. E’ proprio lui. Il “leghista” Umberto Bossi, ovvero colui che detesta l’assistenzialismo al Meridione ma allo stesso tempo pretende sovvenzioni per la scuola della moglie. Con questo ho detto tutto.

Per ulteriori info: Il Fatto Quotidiano

Commenti