La lettera dell’Italia all’UE. Arrivano i licenziamenti facili

La prima delle 15 pagine della lettera di Silvio Berlusconi rivolta ai presidenti del Consiglio Ue e della CommissioneOggi(26 ottobre) a Bruxelles c’è stato il consiglio europeo dei capi di stato e di governo che doveva trovare un accordo sulla crisi del debito dell’Eurozona e analizzare i contenuti della lettera con gli impegni dell’Italia. La missiva è stata consegnata nel pomeriggio.

Prima dell’inizio dei lavori il premier Silvio Berlusconi ha incontrato per pochi minuti il presidente UE, José Manuel Barroso, e il presidente del consiglio europeo, Herman Achille Van Rompuy, per illustrare loro i contenuti della lettera. Le misure sono tante. Si parte dalle pensioni di vecchiaia e di anzianità per passare alla riforma del lavoro e la vendita(o svendita?) del patrimonio pubblico.

Tra i capitoli si prevede che dal 2026 tutti vadano in pensione a 67 anni e i requisiti per l’accesso alla pensione di anzianità vadano a regime dal 2013. Dal 2012 licenziamenti più facili a causa della crisi e un piano per le dismissioni del patrimonio pubblico con un introito, in tre anni, di 5 miliardi. Nella pubblica amministrazione verranno bloccate le nuove assunzioni e verrà introdotta la mobilità obbligatoria. Inoltre, verrà istituita una commissione per abbattere il debito pubblico. Il piano di crescita sarà definito entro il 15 novembre 2011.

Nella missiva si legge “Il governo monitorerà costantemente l’andamento dei conti pubblici. Qualora il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi il governo interverrà prontamente. L’utilizzo del fondo per esigenze indifferibili sarà vincolato all’accertamento, nel giugno 2012, di andamenti dei conti pubblici coerenti con l’obiettivo per l’indebitamento netto del prossimo anno”. Per quanto concerne la crescita il governo intende operare su 4 direttrici: rimozione vincoli concorrenza, favorire dinamismo imprese, favorire capitale umano e riformare mercato lavoro.

Allegato: La lettera dell’Italia all’UE(fonte ANSA)

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