Cgia: L’articolo 18 interessa il 65,5% dei lavoratori

Articolo 18Da un po’ di mesi i politicanti vanno in giro dicendo che l’articolo 18 è un privilegio per una minoranza dei lavoratori. Secondo queste “menti geniali” l’articolo 18 frena lo sviluppo dell’Italia perché le aziende non possono licenziare. Tutte cose false. C’è di più. Il 93% delle cause di licenziamento finisce con una conciliazione tra l’azienda e il lavoratore. Il licenziato rinuncia al reintegro in cambio di una buona uscita.

Secondo uno studio di Cgia di Mestre, nel 2009 le aziende “interessate” dall’articolo 18 sono solo il 3%, mentre il 65,5% dei lavoratori sono tutelati dal provvedimento. In Italia ci sono poco più di 5.250.000 imprese. Di queste, solo 156.500 circa hanno più di 15 addetti(soglia oltre la quale si applica l’articolo 18).  In pratica,  su quasi 12 milioni di operai ed impiegati presenti nel nostro paese, quasi 7.800.000 lavorano alle dipendenze di imprese con più di 15 dipendenti.

Giuseppe Bortolussi, presidente di Cgia di Mestre, ha dichiarato “Siamo giunti a questo risultato perché non ci convinceva la tesi dominate, ovvero che solo una minoranza di lavoratori italiani fosse interessata dall’articolo 18. Si arrivava a questa conclusione perché tutti includevano nella platea generale anche i lavoratori autonomi, che nella quasi totalità dei casi operano nelle aziende al di sotto dei 15 . Infatti, se conteggiamo anche questi ultimi, la situazione si capovolge. Gli addetti che lavorano nelle aziende con meno di 15 raggiungono il 54,5%, mentre quelli che sono occupati nelle imprese con più di 15 dipendenti sono la minoranza: ovvero, il 45,5% del totale”.

Per ulteriori info: Cgia di Mestre

Stima dei lavoratori in Italia nel 2009

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