Un lavoratore su cinque fa uso di cocaina

Una donna sniffa cocainaNegli ultimi anni il mondo lavorativo è cambiato in peggio. Le persone sono costrette a fare turni massacranti per portare a casa uno stipendio decente. Il lavoro “schiavista” porta due conseguenze: stress e depressione. Come curarsi?

La soluzione migliore è lavorare meno, ma molti non seguono questo consiglio. Secondo gli esperti, un lavoratore su cinque, nelle categorie più esposte, usa la cocaina per combattere lo stress e  per ottenere prestazioni professionali di maggior durata e qualità. Ormai è ufficiale: l’oro bianco è diventata la “medicina” del ventunesimo secolo. Fanno uso di cocaina imprenditori, poliziotti, manager, magistrati, artigiani, avvocati, medici, camionisti, operai e autisti. Grazie alla polvere bianca riescono a lavorare anche quindici ore senza staccare.

Vittorio Tanzi, responsabile qualità del Crest(centro per i disturbi di personalità e tossicomania), ha dichiarato: “All’uso tradizionale della coca si è affiancato, ormai stabilmente, quello della sostanza assunta come stimolante lavorativo. Più è stressante il tipo di mestiere e più è frequente il ricorso alla cocaina. Il motivo è molto semplice: oltre ad essere un eccitante è anche un contenitore dello stress e un abbattitore della fatica”. Il problema è che l’effetto della polvere bianca dura solo un’ora.

Tanzi ha spiegato: “Se sniffi per aumentare la performance devi farlo di continuo. Più volte al giorno. Il che comporta costi notevoli. Dopo un po’ la quantità che prima ti bastava, non ti basta più. Tutto questo fa si che l’uso ‘performante’ della sostanza non possa protrarsi per periodi molto lunghi”. Una domanda sorge spontanea. In quale c’è il maggior consumo della cocaina? La capitale dell’oro bianco è Milano. Il capoluogo lombardo coi suoi 125 mila consumatori è la capitale italiana e europea dell’assunzione di cocaina; tre volte sopra la media nazionale.

Per ulteriori info: La Repubblica

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