Confcommercio: In Italia pressione fiscale al 45,2%

Secondo l'Ufficio Studi Confcommercio i consumi reali pro capite scenderanno del 3,2 per cento superando il dato negativo del 1993. La pressione fiscale sui contribuenti in regola arriverà al 55 per cento, primo posto al mondo.

SupermercatoNel 2012 si raggiungerà il record della pressione fiscale a livello italiano e mondiale con un tasso del 45,2%. Si passerà ufficialmente dal settimo al quinto posto nella classifica europea. Lo mette in evidenza la Confcommercio aprendo il Forum annuale di Cernobbio.

L’organismo fa notare che “eliminando dal Pil la quota di sommerso, la pressione fiscale legale, cioè quella gravante sui contribuenti in regola, arriverà al 55%, ovvero al primo posto al mondo”. Confcommercio spiega che “le manovre di aggiustamento dei conti pubblici sono state sempre sviluppate dal lato delle entrate, incrementando la pressione fiscale”. Questo ha portato come conseguenza la caduta dei consumi reali pro capite del 7,4%, pari a 1.023 euro a testa ai prezzi del 2011. Anche gli ipotizzati aumenti dell’IVA deprimeranno i consumi.

Il 2012 sarà un anno terribile rispetto al resto d’Europa. La crescita è tornata ai livelli del 1999, indietro di 14 anni. Il calo per quest’anno sarà pari all’1,3%. Per il 2013 il prodotto interno lordo sarà piatto e nel 2014 segnerà un +0,9%. Nei 13 anni che vanno dal 2000 al 2012 abbiamo perso in termini di PIL pro capite il 9% rispetto alla Germania, l’11% rispetto alla Francia e il 22% rispetto alla Spagna.

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