Le assicurazioni crescono solo con l’RC auto

Nel 2011 la raccolta premi totale realizzata in Italia dalle imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze estere operanti nel territorio nazionale è stata di 110,3 miliardi di euro, con un decremento del 12,5% rispetto al 2010. L'unico comparto in crescita è l'RC auto.

Contrassegno RC autoDa un paio di anni le tariffe RC auto sono salite a prezzi esorbitanti. Le compagnie hanno giustificato i continui aumenti dicendo che era colpa dei falsi incidenti e che il settore è in perdita. C’è però qualcosa che non quadra.

Oggi(23 aprile), l’ISVAP comunica che nel 2011 la raccolta premi delle assicurazioni nazionali e dalle rappresentanze estere operanti in Italia è stata di 110,3 miliardi di euro, con un calo del 12,5% rispetto al 2010. Indovinate quale settore non è il calo? La risposta è semplice. Non ci siete ancora arrivati? Vi do un altro indizio: è l’unico settore obbligatorio per legge. Svelo il mistero. Il comparto RC auto ha registrato una raccolta di 17,8 miliardi di euro, con un aumento del 4,7% sul 2010. L’incremento è dovuto all’aumento delle tariffe. Gli altri settori hanno registrato tutti un calo.

La raccolta nei rami vita, pari a 73,9 miliardi di euro, ha registrato una contrazione del 18%(con una incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 67% rispetto al 71,5% nel 2010). Le polizze tradizionali di ramo I(assicurazioni sulla vita) sono state pari a 56,6 miliardi, con una diminuzione del 16,4% rispetto al 2010; le polizze di ramo III(index e unit linked ) con 12,5 miliardi si riducono del 18,9% rispetto al 2010, mentre la raccolta del ramo V(operazioni di capitalizzazione) ammonta a 3,1 miliardi in flessione del 39,2%. L’andamento della raccolta nei rami danni, pari a 36,4 miliardi, ha evidenziato invece un aumento dell’1,4%(con una incidenza di queste polizze sul portafoglio globale che sale al 33%).

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