Izzo: Linfomi in aumento nel napoletano

Giampiero Nitrato Izzo, ematologo al San Gennaro, lancia un allarme: "L’area napoletana è quella dove si registrano i casi più numerosi di linfomi, che colpiscono soprattutto giovani, sia di sesso maschile che femminile".

Un incendio a NapoliDa qualche mese Napoli non è più sommersa dai rifiuti. Tuttavia, c’è rimane ancora un’emergenza più grave: quella dei roghi tossici nei pressi dei campi Rom o in siti di stoccaggio dei rifiuti. Del “fenomeno” roghi se ne occupa in modo dettagliato il sito “La Terra dei Fuochi”.

A Napoli non c’è un registro tumori ufficiale, ma Giampiero Nitrato Izzo, ematologo dell’ospedale San Gennaro, lancia un allarme: “L’area napoletana è quella dove si registrano i casi più numerosi di linfomi, che colpiscono soprattutto giovani, sia di sesso maschile che femminile”. L’ematologo ha aggiunto “Molto probabilmente, anche se non ci sono ancora dati certi, ciò è dovuto all’inquinamento e soprattutto all’emergenza rifiuti del 2011 che ora sta facendo sentire i suoi effetti. La malattia è in espansione anche sul piano generale, ma migliorano anche i sistemi per prevenirla e combatterla”.

Le dichiarazioni di Izzo dovrebbero preoccupare la popolazione di Napoli e provincia. Invece, la maggior parte continuerà a fare la vita di sempre fregandosene di ciò che accade attorno. Il problema dei roghi tossici va fermato con le buone o con le cattive. Non possiamo più tollerare questo scempio. Ne va della nostra salute. A Napoli sta avvenendo un lento genocidio tumorale tra l’indifferenza dei media.

Per ulteriori info: Televideo Rai

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