Ilva Taranto: Lo scontro tra la vita e il lavoro

Il gip Patrizia Todisco ha firmato il provvedimento di sequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva di Taranto. Gli operai sono scesi in piazza a manifestare.

Ilva TarantoIl gip Patrizia Todisco ha firmato il provvedimento di sequestro(senza facoltà d’uso) degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva di Taranto. Arresti domiciliari per 8 indagati, tra dirigenti ed ex dirigenti per disastro ambientale. Cinque erano già inquisiti.

I sigilli interessano i parchi minerali, le cokerie, gli altiforni, le acciaierie e la gestione materiali ferrosi. Due funzionari dell’Arpa Puglia e uno della Asl sovrintenderanno alle operazioni. Corrado Clini, ministro dell’Ambiente, ha dichiarato “Chiederò che il provvedimento di riesame avvenga con la massima urgenza. Verrà affrontata l’emergenza per almeno 15 mila persone”.

Migliaia di operai hanno lasciato il posto di lavoro e sono usciti all’esterno dello stabilimento Ilva appena hanno avuto sentore dell’imminenza della notifica del provvedimento di sequestro degli impianti da parte dei carabinieri. Gli operai hanno organizzato un corteo sulla statale 7 Appia a Taranto, all’altezza della direzione aziendale, per marciare verso il centro della città e raggiungere la Prefettura per manifestare contro il sequestro degli impianti.

In pratica, c’è lo scontro tra la vita e il lavoro. A Taranto, per colpa dell’inquinamento, ci si ammala più di tumore di quanto si dovrebbe. In aumento anche il numero di malattie cardiovascolari per via del benzoapirene, prodotto quasi esclusivamente dall’Ilva. E sono segnalate anche anomalie nei tumori che colpiscono i bambini. Questi sono i risultati della perizia epidemiologica depositata dai tecnici esperti nominati dal gip di Taranto. Voi cosa scegliete? La vita o il lavoro?

Commenti