Istat: Meno figli per colpa della crisi

Nel 2011 sono venuti alla luce 546.606 bebè, ovvero 15.338 in meno rispetto al 2010. Lo rileva l'Istat. A luglio e agosto si concepiscono meno figli.

In Estate si concepiscono meno bambiniLa crisi economica ha ridotto i consumi ed ha prodotto un altro effetto collaterale: in Italia si fanno meno figli. Lo rileva l’Istat. Secondo i dati provvisori dell’Istituto nel 2011 sono venuti alla luce 546.606 bebè, ovvero 15.338 in meno rispetto al 2010.

Il crollo delle nascite si è verificato soprattutto da settembre a dicembre. In questi tre mesi si sono “persi” quasi 11 mila bebè rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E la tendenza dal Nord si è poi spostata al Sud. Fare figli e mantenerli diventa sempre più costoso, per questo è facile prevedere che anche per il 2012, il numero delle nascite continuerà a calare.

Il pediatra di Milano Italo Farnetani ha dichiarato “Da anni settembre e ottobre sono i mesi record per le cicogne. Ma sembra che qualcosa sia cambiato. Nel 2011 al Nord e in Sardegna il mese di massima natalità è stato agosto, nel Sud e in Sicilia settembre, mentre al Centro il record si è registrato a novembre. Questo vuol dire che al Nord, dove prima l’economia ‘tirava’, la crisi si è sentita prima”.

Il mese in cui sono nati meno bimbi anche quest’anno è stato aprile. Farnetani ha detto “Luglio e agosto sono mesi ‘neri’ per i concepimenti, per via del fatto che con il solstizio d’estate, le giornate si accorciano, ma soprattutto perché le temperature così elevate danneggiano gli spermatozoi. L’estate porta con sé più malattie sessualmente trasmesse che gravidanze inattese”.

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