Alessandro Sallusti rischia il carcere
Brutte notizie per Alessandro Sallusti. Il direttore de “Il Giornale” rischia il carcere per un articolo neppure firmato. Vi giuro non è uno scherzo. La storia. Nel 2007 Sallusti era direttore responsabile del quotidiano Libero. Il giornalista fu querelato per diffamazione da un magistrato di Torino, Giuseppe Cocilovo, per un articolo che non era stato firmato.
In primo grado il direttore fu condannato a una sanzione pecuniaria di 5 mila euro e a un risarcimento di 30 mila. In Appello la pena viene “trasformata” in 14 mesi di prigione. Il 26 settembre 2012 saranno i giudici della Cassazione a occuparsi della condanna di Sallusti. Il direttore de “Il Giornale” andrà in galera se la Corte confermerà la sentenza di secondo grado. Vittorio Feltri su “Il Giornale” scrive: “La Cassazione esaminerà il caso; non entrerà nel merito, ma controllerà la regolarità formale del giudizio di secondo grado. Se non avrà nulla da eccepire, la sentenza sarà immediatamente esecutiva. E il nostro direttore verrà arrestato e chiuso in una cella come un delinquente e dovrà scontare il castigo. Inammissibile, assurdo”.
L’Italia è l’unico Paese europeo dove un giornalista rischia il carcere per ciò che scrive. Nelle democrazie occidentali, e negli Stati Uniti, il reato di diffamazione è regolato dal codice civile. Il problema è che in Italia c’è la casta degli avvocati. Feltri scrive: “Berlusconi mi aveva promesso che avrebbe depenalizzato i reati di opinione. Invece non è riuscito a combinare niente perché la lobby degli avvocati, potente e massiccia in Parlamento, si è opposta. Già: cause che pendono, cause che rendono”.
Per ulteriori info: Il Giornale
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