L’andamento del petrolio e del prezzo dei carburanti a settembre

L’andamento del petrolio e del prezzo dei carburanti a settembre. La benzina e il diesel costano ancora troppo. La colpa è anche dell'ennesimo rincaro delle accise.

Distributore di benzinaDa alcuni giorni non si parla più del “caro” carburanti. Qualcuno potrebbe pensare che il prezzo della benzina sia tornato a livelli accettabili. Non è così. Il 28 agosto 2012 la verde ha sfondato quota 2 euro a litro. C’è da dire che la media era di 1,923 euro per la benzina e 1,807 per il diesel. Il petrolio chiudeva 96,17 dollari al barile, mentre l’euro valeva 1,2571 dollari.

Dopo 25 giorni la situazione non è cambiata sul fronte carburanti, mentre c’è stato un calo dell’oro nero. Ieri(21 settembre) il petrolio ha chiuso a 93,06 dollari al barile. La verde costa 1,912 euro, mentre per un litro di gasolio ci vogliono 1,802 euro. L’euro ha chiuso a 1,2980 dollari. Questo significa che il prezzo dei carburanti non cala nonostante il ribasso del petrolio e l’aumento dell’euro. Spulciando i dati si nota che dal 6 al 14 settembre il prezzo medio della benzina è stato di 1,933 euro. In questi 8 giorni il petrolio è passato da 95,78 a 98,99 dollari al barile.

Il 16 settembre l’oro nero raggiunge i 99,30 $, il valore più alto da maggio 2012. Il giorno dopo, a sorpresa, il prezzo medio dei carburanti scende di 0,003 e 0,002. Il calo è dovuto alla risalita dell’euro? Il 16 settembre La moneta unica valeva a 1,3114 dollari, il valore più alto da maggio 2012.  A questo punto c’è da fare un confronto con le quotazioni del 7 maggio 2012. Il petrolio chiude a 98,08 dollari al barile, mentre l’euro vale 1,3060 dollari. Il prezzo medio della verde è di 1,883 euro, mentre per un litro di diesel ci vogliono 1,766. C’è da dire che l’11 agosto c’è stato l’ennesimo aumento delle accise.

Commenti