Istat: Il 43,3% delle famiglie non ha accesso a internet

Il 43,3% delle famiglie non possiede l’accesso a internet perché non sa come utilizzarlo, mentre il 26,5% considera questa tecnologia inutile e non interessante. Lo rivela l'Istat nel rapporto "I cittadini e le nuove tecnologie"

FAMIGLIE PER BENI E SERVIZI TECNOLOGICI DISPONIBILI. Anni 2011 e 2012, valori per 100 famiglieNel 2012 rimane stabile rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispone di un accesso a internet(55,5%) e di un personal computer(59,3%), mentre aumenta quella delle famiglie che accede al web mediante la banda larga(dal 45,8% al 48,6%). Lo rivela l’Istat nel rapporto “I cittadini e le nuove tecnologie”.

Il 43,3% delle famiglie non possiede l’accesso a internet perché non sa come utilizzarlo, mentre il 26,5% considera questa tecnologia inutile e non interessante. Dalla ricerca effettuata dall’Istat emerge anche che il 15,8% non ha accesso a internet da casa per motivi economici legati all’alto costo degli strumenti o del collegamento, mentre il 13% perché accede da un altro luogo. I maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet sono i giovani tra gli 11 e i 34 anni(rispettivamente, oltre il 78% e oltre il 76%), mentre la quota scende sotto la soglia del 50% dopo i 54 anni.

Le differenze di genere si vanno attenuando nel tempo: se nel 2005 le donne internaute erano poco più di un quarto(26,9%), nel 2012 sono quasi la metà(47%). Va però sottolineato che fino ai 34 anni le differenze di genere sono molto contenute. Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: l’83,9% possiede un personal computer, il 79% ha accesso a Internet e il 70,8% utilizza per questo una connessione a banda larga. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, che presentano modesti livelli di dotazioni tecnologiche: appena il 13,9% di esse possiede il personal computer e soltanto l’11,8% dispone di una connessione per navigare in Internet.

Rimane stabile anche il divario tecnologico relativo al territorio e alle differenze sociali. Le famiglie del Centro-nord che dispongono di un accesso a Internet sono il 58,1%, mentre rappresentano il 51,4% quelle che dispongono di una connessione a banda larga, a fronte del 49,6% e del 41,2% registrati nel Sud. Se si confronta la disponibilità di personal computer, di un accesso a Internet e di una connessione a banda larga, il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un operaio e quelle in cui è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista risulta di circa 17 punti percentuali a favore di questi ultimi.

Nei tre mesi precedenti l’intervista gli utenti di Internet hanno usato la rete prevalentemente per spedire o ricevere email(81,3%), per cercare informazioni su merci e servizi(67,7%) e per postare messaggi su chat, social network, blog, gruppi di discussione e servizi di messaggeria istantanea(51,2%). Cresce rispetto al 2011 la quota di coloro che hanno usato Internet per leggere o postare opinioni su problemi sociali o politici(+9 punti percentuali) o per partecipare a consultazioni o votazioni(+2,1 punti). Il web si afferma anche come mezzo per la distribuzione e la fruizione culturale: è utilizzato per leggere giornali, news, riviste(50,5%), ascoltare la radio(27,2%), guardare programmi televisivi(25,7%), guardare in streaming un video o un film(rispettivamente 31,3% e 22%). I più attivi in questo ambito sono i giovani.

Per ulteriori info: Istat

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