Istat: 61,2% occupati Italia nel 2011. Triplicati gli stranieri in 10 anni

Nel 2011 è risultato occupato il 61,2% della popolazione tra i 20 e i 64 anni. Triplicati gli stranieri in 10. Lo rivela l'Istat nel rapporto "Noi Italia".

StranieriOggi(22 gennaio) l’Istat ha presentato il quinto rapporto “Noi Italia”, che in 118 schede fotografa il Paese. Con una densità media di 201 abitanti per km², l’Italia è tra i paesi più densamente popolati dell’Unione: la media UE27 è di 114 abitanti per km².

Nel 2011 è risultato occupato il 61,2% della popolazione tra i 20 e i 64 anni. Solo Ungheria e Grecia presentano tassi d’occupazione inferiori. Le donne occupate sono solo il 49,9%. Il tasso di inattività della popolazione tra i 15 e 64 anni non subisce variazioni rispetto al 2010, attestandosi al 37,8%, valore tra i più elevati d’Europa. Particolarmente elevata appare l’inattività femminile(48,5%), anche se in lieve riduzione rispetto al passato. Nel 2012 il 52,5% della popolazione di 6 anni e più utilizza Internet e tra questi il 29,5% naviga quotidianamente. Il confronto internazionale mette in evidenza un numero di utenti di Internet decisamente inferiore alla media UE27.

La pressione fiscale è stata pari al 42,6%, superiore del 2,7% rispetto alla media dei Paesi europei. Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l’11,1%: si tratta di 8,2 milioni di individui poveri, il 13,6% della popolazione residente. La povertà assoluta coinvolge il 5,2% delle famiglie, per un totale di 3,4 milioni di individui. La popolazione residente in Italia è cresciuta del 4,3% fra il 2001 e il 2011 e ammonta a 59.433.744 unità. L’aumento è dovuto esclusivamente all’incremento della componente straniera, triplicata in 10 anni. Al 1° gennaio 2012 i cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti in Italia sono poco più di 3 milioni e 600 mila, circa 100 mila in più rispetto all’anno precedente.

In Italia la spesa in istruzione e formazione è il 4,5% del PIL nel 2010, valore più basso di quello dell’UE27(5,5%). Nel 2011 il 44% circa della popolazione tra i 25 e i 64 anni ha conseguito la licenza di scuola media inferiore come titolo di studio più elevato, un valore molto distante dalla media UE27(26,6%). Fra i 18-24enni il 18,2% ha abbandonato gli studi prima di conseguire il titolo di scuola media superiore, contro il 13,5% dei paesi UE: tra i giovani stranieri l’abbandono scolastico raggiunge il 43,5%. In Italia ci sono due laureati ogni 10 abitanti.

Nel 2011 si registra una lieve ripresa degli omicidi volontari, sia consumati sia tentati, dopo il minimo storico toccato nel 2010. Alla fine del 2011 si contano quasi 67 mila detenuti, circa 110 persone ogni 100 mila abitanti, in calo rispetto all’anno precedente. L’indice di affollamento delle carceri, che a livello nazionale assume il valore di 146,4 detenuti per 100 posti letto previsti, mostra come le strutture carcerarie siano inadeguate a ospitare un numero così alto di reclusi. In Italia il consumo pro capite di energia elettrica risulta inferiore alla media europea e a quello degli altri paesi di grandi dimensioni. Nel 2011 i consumi elettrici sono pari a 5.094,1 kWh per abitante.

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