Oggi debutta Serpico. Il Fisco entra nei conti correnti degli italiani

Movimenti dei conti correnti, bonifici, assegni, depositi di titoli e acquisti di obbligazioni, ma anche investimenti presso società di gestione del risparmio non saranno più un segreto per il cervellone dell’Erario.

BancomatMovimenti e saldi dei conti correnti in banca senza più segreti per l’Agenzia delle Entrate da oggi(24 giugno). La novità, già programmata nell’ambito delle iniziative per rafforzare la lotta all’evasione fiscale, permetterà al Fisco di acquisire automaticamente le informazioni sui conti correnti degli italiani dagli operatori bancari.

Fino a ieri, l’accesso ai conti era già possibile, ma era limitato a casi particolari e necessitava di autorizzazioni da parte della magistratura. Serpico, così si chiama il nuovo sistema, è a prova di privacy(cosa dicono) grazie all’acquisizione delle informazioni in modo automatico, senza l’intervento di personale. I dati relativi al 2011 verranno inviate entro il 31 ottobre 2013. Quelli relativi al 2012 entro il 31 marzo 2014. A regime dati inviati entro il 20 aprile di ogni anno.

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato un provvedimento successivo con il quale saranno individuate categorie di contribuenti più a “rischio evasione”. Un’altra decisione rinviata è quella che riguarda i conti aperti in seguito a rimpatrio di capitali attraverso lo scudo fiscale, per i quali l’ultima “condono” aveva assicurato l’anonimato del contribuente. Come andrà a finire? Che il Fisco romperà le scatole solo al “povero cristo”, mentre il grande evasore continuerà a divertirsi alla faccia degli italiani e dell’Agenzia delle Entrate.

Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha dichiarato “Con il nuovo strumento avremo tutte le banche dati necessarie a disposizione. E dall’incrocio delle banche dati riusciremo ad ottenere risultati migliori comunque garantendo la tutela della privacy dei cittadini”. Tra multe, imposte e contributi, i crediti dello Stato, dal 2000, ammontano a 545 miliardi di euro. Befera ha aggiunto “Quei soldi che Equitalia deve ancora riscuotere sono un problema molto serio che bisogna assolutamente affrontare”.

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