Prelievo forzoso sui conti correnti? Il Tesoro smentisce

L’ipotesi del prelievo forzoso, già circolata qualche settimana fa sui siti internet, e rilanciata oggi dal quotidiano “Libero”. Il Tesoro smentisce.

BancomatIl governo Letta non ha fatto nulla fino a questo momento. L’unica cosa che riesce a fare è rinviare tutto di qualche mese. E’ successo con l’IMU e con l’aumento dell’IVA. Per gli italiani si prospetta un autunno infuocato. Mancano risorse e il governo del rinvio(o dei maggiordomi) non riesce(o non vuole) mettere mano alla spesa pubblica.

A questo punto non è escluso che i “maggiordomi” usino il prelievo forzoso per reperire qualche miliardo di euro. L’ipotesi, già circolata qualche settimana fa sui siti internet, e rilanciata oggi(29 giugno) dal quotidiano “Libero”. Nel mirino finirebbero fondi di investimento, azioni di imprese quotate, obbligazioni straniere, conti bancari, depositi postali, titoli di debito pubblico, obbligazioni di banche e imprese. Non è una novità. Nel 1992 Giuliano Amato usò lo stesso metodo prendendosi il 6 per mille dai conti correnti.

Io non sono contrario, ma voglio qualcosa in cambio. Per esempio, trovo assurdo che in un periodo di crisi ci siano ancora persone che percepiscono 40 mila lordi di pensione al mese. Non possiamo più permettercelo. Quindi, mettiamo un tetto a 5.000 euro netti e poi eventualmente parleremo anche di prelievo forzoso. Comunque, il ministero dell’Economia ha smentito l’ipotesi riportata da “Libero”. Nella nota c’è scritto: “Destituite di ogni fondamento le ipotesi riportate su alcune testate giornalistiche relative a prelievi su conti correnti e depositi bancari”.

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