Lucarelli parla del mostro a tre teste: la Rifiuti S.p.a.

La storia dell’ecomafia, dalla sua nascita sulle macerie del terremoto del 1980 in Campania ed Irpinia fino alla “Rifiuti S.p.a”, una vera e propria holding del malaffare – imprenditori, politici e camorristi – capace di trasformare la “monnezza” in oro.

Carlo LucarelliLa sera del 23 luglio 2013 non avevo nulla da fare. Così ho deciso di fare zapping televisivo in cerca di qualcosa di interessante. Alla fine mi sono sintonizzato su Rai 3 per vedere “Lucarelli Racconta: Ladri di Futuro”. E’ la storia di un mostro a tre teste che viaggia nel tempo e nello spazio divorando tutto quello che incontra.

Un mostro che nasce dalle macerie del terremoto del 1980 in Irpinia, si nutre di terra, distrugge montagne e paesaggi, costruisce senza regole. E’ la storia dell’ecomafia che saccheggia l’ambiente, fa crollare le case utilizzando calcestruzzo depotenziato e porta cibi avvelenati sulle nostre tavole. Dal Nord al Sud. Dalle campagne di Desio, vicino a Monza, dove il mostro di notte scava e nasconde tonnellate di rifiuti tossici di aziende brianzole e del Comasco, alla Rifiuti S.p.a., una vera e propria holding del malaffare - imprenditori, politici e camorristi - capace di trasformare la “monnezza” in oro. Le conseguenze per il territorio e la salute delle persone sono devastanti: l’ecomafia è un mostro che ruba e uccide per sempre il nostro futuro.

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