Istat: L’Italia è un Paese per vecchi. Disoccupazione in aumento

L'Italia è tra i paesi più vecchi d'Europa, seconda solo alla Germania. La disoccupazione è cresciuta di un milione tra il 2008 e il 2012.

DisoccupatiOggi(19 dicembre) l’Istat ha presentato il rapporto “Annuario statistico italiano 2013”. Esce fuori un quadro desolante per la nostra nazione. L’Italia è diventato un Paesi di vecchi e disoccupati.

Nel 2012, le persone in cerca di occupazione sono aumentate del 30,2%(+636 mila unità) su base annua. Il numero totale di disoccupati sale a 2.744.000. E’ il numero più elevato dal 1977. Durante la crisi, tra il 2008-2012, i disoccupati sono aumentati di oltre 1 milione. Il lavoro precario vale circa la metà di quello fisso: 15.663 euro di retribuzione annua contro i 29.852. Il costo del lavoro per dipendente è di 34 mila euro. La retribuzione lorda di un dirigente è 4 volte quella di un operaio(83.147 euro contro 21.164 euro).

L’elevata sopravvivenza e calo della fecondità rendono il nostro Paese uno dei più vecchi al mondo. L’indice di vecchiaia dell’Italia è 148,6 anziani ogni 100 giovani. Siamo secondi solo alla Germania(155,8%). La speranza di vita è di 79,4 anni per gli uomini e 84,4 anni per le donne. Si contano 59.685.227 residenti alla fine del 2012, 291.020 persone in più rispetto all'anno precedente, grazie soprattutto agli immigrati(+369.717 in un anno). In calo le nascite: da 546.585 nel 2011 a 534.186 del 2012.

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