La ricetta di Renzi sul lavoro: Lavorare 2 anni, poi tutti a casa

Renzi propone un contratto unico con tutele crescenti per i nuovi assunti. Nei primi due anni non è previsto l’articolo 18.

Matteo RenziMatteo Renzi fa sul serio. Il segretario del Partito Democratico ha preso di “mira” l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori come hanno in passato i “berlusconiani”. Renzi propone un contratto unico con tutele crescenti per i nuovi assunti. Nei primi due anni non è previsto l’articolo 18.

Obiettivo è ricomporre la frattura tra garantiti e non, tra lavoratori giovani e maturi, combattendo la precarietà e non la flessibilità. Tutte parole messe in fila a caso. Consideriamo il caso che la proposta di Renzi diventi legge. Come andrà a finire? Semplice. Le aziende prenderanno i giovani(stagionati e non) per 23 mesi. Prima della scadenza del 24esimo mese, il “poveraccio” riceverà una bella lettera di licenziamento. Il motivo? All’azienda conviene prendere un altro “schiavo” per 23 mesi. Il lavoro non si crea così. Oltre a questa proposta da “Ruota della Fortuna”, Renzi propone anche sussidio per la disoccupazione uguale per tutti, formazione, legge sulla rappresentanza per misurare il peso di ogni sindacato, centri per l’impiego, difesa del lavoro in Italia. Siamo vicini al modello lavorativo cinese.

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